Facile come bere un bicchier d’acqua, recita così lo slogan di un celebre spot in onda da diverso tempo su tutti i media. Ma è veramente così? A quanto pare la risposta è negativa. Bere un sorso d’acqua seppur così apparentemente innocuo può tramutarsi in un’azione pericolosa per la propria salute. Questo è quanto è emerso dagli esiti dei test eseguiti su dei campioni d’acqua per valutare la loro salubrità. Il problema è che alcuni marchi, peraltro trattasi di brand famosi e presenti sul mercato da tantissimo tempo, produrrebbero delle acque contaminate.
Quindi è necessario che vengano ritirare dagli scaffali dei supermercati per evitare che le famiglie italiane, ignare di questo pericolo potenziale, possano assumere altra acqua pericolosa. Ed in generale fare informazione sull’argomento. Nel caso di specie è stata fatta un’indagine che ha analizzato 21 marche di acqua minerale naturale per rilevare la presenza di TFA, cioè l’acido trifluoroacetico che appartiene alla famiglia delle sostanze perfluoroalchiliche. Queste ultime sono note per essere persisteti nell’ambiente e chiamati, non a caso, inquinanti eterni. La presenza era già stata segnalata nel 2024 nel corso di inchiesta.
Sebbene la pericolosità del TFA sarebbe ancora limitata, tuttavia la sua appartenenza alla famiglia dei PFAS lascia ipotizzare degli effetti pericolosi su organi come il fegato e sull’apparato riproduttivo. Quindi, per garantire un’elevata qualità dell’acqua a lungo termine è stata fatta un’inchiesta allo scopo di vietare l’uso di queste sostanze nocive ed introdurre un limite europeo specifico per il TFA, affinché il dosaggio rimanga innocuo. Sono state testate diverse acque monitorandone quindi non solo la composizione chimica ma anche la sostenibilità dell’imballaggio, il peso, l’utilizzo di plastica riciclata, il tipo di etichetta. Nonché infine anche l’apertura, chiusura e facilità d’uso della bottiglia.
Sei delle 21 acque esaminate sono ritenute insufficienti e potenzialmente pericolose perché superano la presenza di TFA consentita, mentre solo tre marchi sono esenti da questo tipo di contaminazioni: la Blues Sant’Antonio dell’Eurospin, la Conad Valpura e San Benedetto Ecogreen. La Blues Eurospin è considerata la migliore dal test, eletta come milgior acquisto anche per il suo rapporto qualità/prezzo.
11 bottiglie sulle 21 testate hanno un giudizio buono. Nella parte bassa della classifica invece vi sono sei acque di marche importanti come la Panna, Esselunga, Maniva, Saguaro – della Lidl – Levissima e Fiuggi. Quest’ultima ha avuto un giudizio negativo anche per l’impatto ambientale dell’imballaggio e della presenza elevata di arsenico.
Da tutto questo si evince quanto sia importante definire un limite per la presenza del TFA anche nelle acque minerali naturali. Soprattutto considerando che la sostanza sia stata rilevata in molti prodotti analizzati. Solo così si può garantire tutela e sicurezza ai consumatori rispetto a prodotti di largo consumo ed importanti, come appunto l’acqua.
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