Dimenticare la famiglia, la propria casa, il proprio passato: l’Alzheimer è sicuramente una malattia terribile, che in qualche modo può risultare anche peggiore di un tumore. Infatti ti priva della tua personalità, dei tuoi ricordi, ti fa guardare in faccia i tuoi cari senza riconoscerli, diventi un’altra persona e loro diventano degli sconosciuti per te. Insomma, stiamo parlando di una malattia mentale davvero invalidante che non si augurerebbe mai neanche al proprio peggior nemico. Anzi, la ricerca sta facendo veramente il possibile per far sì che col tempo questa malattia possa perdere la sua terribile potenza e trovare, in modo particolare, una cura.
Esistono vari tipi di Alzheimer: di solito colpisce le persone più anziane, ma attenzione, non è detto. Infatti esiste anche quella “precoce” che sì, è decisamente più rara, ma può colpire chiunque. Proprio per questa ragione, quando si inizia a diventare grandi e a raggiungere una età importante, bisogna stare attenti e notare ogni più piccolo cambiamento delle proprie abitudini e modi di fare. Anche una semplice dimenticanza può risultare un campanello d’allarme.
Quali sono i primi segnali che non vanno sottovalutati? Ovviamente dimenticare cose semplici, ma anche faticare nel trovare le parole giuste e argomentare in un modo che, fino a poco tempo prima, non ti risultava così complicato da fare. Il cervello che fa fatica, in generale, è un campanello d’allarme importante, quello che a primo impatto ti fa pensare che ci sia qualcosa che non va. Ma ci sono altri segnali, che non collegheresti mai ad una malattia come questa, che invece possono risultare dei veri e propri sintomi da tenere in considerazione.
Una ricerca pubblicata su Neurology ha tenuto sotto controllo per cinque anni alcune donne che hanno più di 80 anni e sottolineando il modo in cui un aumento della sonnolenza diurna potrebbe raddoppiare il rischio di decadimento cognitivo e di demenza. Le donne che hanno evidenziato una sonnolenza crescente, hanno mostrato anche un rischio maggiore di sviluppare l’Alzheimer. Insomma, la cosa più intelligente da fare, è tenersi costantemente sotto controllo: soprattutto con il passare degli anni e quindi l’aumentare dell’età, bisogna fare delle analisi regolari ed essere sempre informati su quello che sta succedendo al proprio corpo e ovviamente alla testa.
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