Novità Isee 2025: cosa cambia davvero con il nuovo annuncio dell’Inps
L’Inps ha recentemente annunciato una novità che riguarda la presentazione della Dsu per il calcolo dell’Isee, e che ha fatto alzare più di qualche sopracciglio tra i cittadini. Ma, contrariamente a quanto temuto, non si tratta di una complicazione: anzi, per molti sarà una bella semplificazione.
Chi ormai è abituato a utilizzare in autonomia i servizi online dell’Inps sa che ogni anno la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica può nascondere qualche insidia, specialmente con tutte le modifiche in corso. Questa volta, però, la notizia è positiva e riguarda titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postali, che potranno essere esclusi automaticamente dal patrimonio mobiliare in fase di calcolo Isee.
A partire dal 3 aprile 2025, come indicato nel messaggio Inps n. 1895, chi utilizza la modalità precompilata della Dsu troverà già detratto dal proprio patrimonio l’importo corrispondente a questi strumenti di risparmi. Si prevede un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare. L’esclusione avverrà in automatico, secondo un ordine di priorità ben preciso che parte dai titoli di Stato, passa per i buoni fruttiferi e arriva ai libretti postali. Il tutto considerando la situazione al 31 dicembre del secondo anno precedente la dichiarazione.
Questa misura, prevista dalla legge di Bilancio 2024, ha un obiettivo preciso: rendere le dichiarazioni più eque e non penalizzare i risparmiatori. Chi nei mesi scorsi aveva cercato di escludere manualmente questi beni si è spesso trovato con attestazioni Isee segnate da difformità o errori. Ora, con l’automatismo introdotto, il rischio di sbagliare si riduce notevolmente.
Per chi invece preferisce la modalità autodichiarata, sarà comunque possibile procedere manualmente. Tuttavia è fondamentale applicare la riduzione sia al saldo che alla giacenza media nella sezione FC2 del modulo. In ogni caso, è sempre consigliabile controllare con attenzione i dati prima di inviare la Dsu. Questo per evitare errori che potrebbero compromettere l’accesso a bonus e agevolazioni. Insomma, una modifica che semplifica la vita e tutela i risparmiatori. E stavolta l’Inps ci ha semplificato davvero le cose.