Assalto al portavalori, identificati i rapinatori: a tradirli un bigliettino dimenticato

L’incredibile assalto al portavalori in provincia di Livorno e ripreso dal telefonino di un cittadino: rapinatori traditi da un bigliettino.

L’assalto al portavalori, avvenuto lo scorso 28 marzo sulla via Aurelia, a San Vincenzo, in provincia di Livorno, è stato davvero spettacolare e anche spaventoso. Quasi una scena da film, ripresa dal telefonino di un cittadino, il cui video è servito alle Forze dell’Ordine per ricostruire la dinamica dell’incidente e per incastrare gli assalitori.

Assalto al portavalori a Livorno
Assalto al portavalori a Livorno – procura.trento.it

Ci sono voluti due mesi per ricostruire la scena dell’assalto al portavalori che ha fruttato alla banda criminale oltre 3 milioni di euro in contanti, ma le riprese sono state fondamentali per identificare gli uomini, tutti originari della Sardegna. Inoltre, è stato prezioso il ritrovamento di un bigliettino, dimenticato dai rapinatori sulla scena del crimine.

Identificati i rapinatori del portavalori nella provincia di Livorno: l’errore commesso dalla banda

La banda aveva pianificato tutto, pur di portare a casa il bottino, ostacolando la strada al furgone portavalori, per poi sottrarre il denaro e dare fuoco al mezzo, dileguandosi in pochi minuti. Eppure, nonostante l’azione calcolata al dettaglio, il gruppo ha commesso un errore: un bigliettino contenente due numeri di telefono è stato dimenticato a terra, nelle vicinanze dell’agguato.

Semibruciato, il foglietto di carta è stato prezioso ai Carabinieri per risalire ai proprietari del telefoni. Le autorità sono presto risalite all’identità di undici persone, tutte originare del nuorese, responsabili della scenografica rapina dello scorso 28 marzo. I due numeri di telefono venivano utilizzati dalla band per tenersi in contatto e per preparare i colpi.

Vigili del Fuoco per spegnere l'incendio
Vigili del Fuoco per spegnere l’incendio – procura.trento.it

Nove persone arrestate proprio nella città di Nuoro, una persona in manette nella provincia di Pisa, la quale avrebbe fornito la base logistica alla banda, e un’altra persona arrestata a Bologna, fermata subito dopo il Gran Premio di Formula 1, dove si era recata per assistere alla gara di Imola. Gli indagati hanno età comprese tra 33 e 54 anni, si tratta di allevatori e agricoltori sardi.

Ricostruiti i movimenti dei criminali che hanno assaltato il portavalori a Livorno: tutti agricoltori sardi

Le Forze dell’Ordine hanno ricostruito tutti i movimenti effettuati dagli agricoltori negli ultimi mesi, i biglietti per il traghetto acquistati per studiare la situazione in Toscana e per effettuare i vari appostamenti prima di effettuare il colpo. Sono stati preziosi i tabulati dei numeri di telefono ritrovati sulla carta volata nella boscaglia. Sottratti 3 milioni di euro, soldi ancora non recuperati.

Il furgone dato alle fiamme
Il furgone dato alle fiamme – procura.trento.it

Probabilmente, il denaro è stato nascosto nelle vicinanze del colpo, e le autorità stanno setacciando la zona del livornese. Tutti gli arrestati hanno precedenti per rapina e per detenzione di armi da fuoco. Il gip di Livorno ha disposto la custodia cautelare in carcere a tutti gli indagati. Si tratta di persone ritenute pericolose, in grado di agire con precisione militare.

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