Arrivano novità importanti per l’Assegno di Inclusione 2025, sostegno importante rivolto alle fasce più deboli: la misura salta il mese di rinnovo, prevedendo un’erogazione extra per i richiedenti. Scopriamo tutti i dettagli di questo aggiornamento significativo.
Il 2025 è un anno all’insegna di bonus e agevolazioni rivolte ai cittadini, famiglie e imprese: tra i tanti aiuti di quest’anno si torna a parlare dell’Assegno di Inclusione (ADI), oggetto di novità significate che consente ai richiedenti di ottenere un extra.
Questa misura è finalizzata all’inclusione sociale e professionale e visti gli ultimi aggiornamenti sta catturando l’attenzione degli italiani. Scopriamo di seguito nel dettaglio di cosa si tratta.
Misura rivolta alle fasce più deboli della società, l’Assegno di Inclusione consistere in un contributo economico per sostenere il reddito delle fasce più deboli e la partecipazione a percorsi di inserimento sociale, lavorativo e di formazione. Dal 2024 l’Assegno di Inclusione ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza e per essere erogato è necessario essere in possesso di una serie di requisiti e aderire a un percorso personalizzato di attivazione lavorativa.
Questa misura può essere richiesta da famiglie che abbiano un Isee fino a 10.140 euro e nel cui nucleo siano presenti almeno un over 60, un minorenne oppure un disabile o un familiare che si trovi iscritto in un programma di assistenza ai servizi sociosanitari.
Inoltre, il richiedente deve essere un cittadino europeo oppure lo deve essere un suo familiare, essere residente in Italia e non avere condanne. Il reddito familiare deve essere fino 6.500 euro annui e 8.190 euro se è presente un over 67 o un disabile grave e la casa in cui vive in nucleo familiare non deve essere superiore a 150mila euro. In merito all’importo l’Assegno prevede l’erogazione di 10.140 euro all’anno.
Tra le novità riguardanti i bonus, in questo periodo ci sono aggiornamenti importanti sull’Assegno di Inclusione. Il Governo ha annunciato una svolta clamorosa per l’ADI: il mese di stop di solito previsto è stato eliminato, facendo sì che i suoi percettori possano contare su un extra.
Il Ministro Calderone ha annunciato che la misura non sarà più soggetta al mese di stop, di solito previsto dopo 18 mensilità, continuando così le sue erogazioni. Questo è possibile grazie all’introduzione di una norma last minute che consente di fornire ai percettori un’erogazione in più, nel mese in cui non avrebbero invece dovuto riceverla.
Questo cambiamento si pone l’obiettivo di sostenere le fasce più deboli: al momento, però, il Governo sta definendo gli ultimi dettagli di questa misura e probabilmente per chi vede interrompersi l’ADI a luglio 2025, potrebbe non riceverlo ancora arriva ad agosto, ma bensì in maniera retroattiva.
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