Cambiano le regole per tutti gli automobilisti, dal 1 luglio scatterà una nuova interessante normativa, ma non tutti ne sono felici.
Dopo l’introduzione del nuovo Codice della Strada, lo scorso dicembre, e poi le modifiche imposte qualche settimana fa, in particolare riguardanti il rilevamento di tracce di stupefacenti nell’organismo e le condizioni psicofisiche degli automobilisti alla guida, si continua a discutere su come snellire le pratiche e velocizzare tutte le operazioni riguardanti patente, multe e i vari imprevisti che possono accadere su strada.
Dal 1 luglio è previsto l’arrivo di un’altra novità per tutti gli automobilisti, che rientra nel programma imposto dalla UE per velocizzare tutti i processi burocratici ma anche per dare una spinta alla digitalizzazione, eliminando anche l’enorme quantità di carta per le scartoffie. E così, dopo la rivoluzione imposta dall’introduzione della patente digitale, in Italia già in vigore dal 2024, ora arriva il passo successivo.
La patente digitale, introdotta in Italia già nel 2024, in anticipo su tutti i paesi d’Europa, permette di potersi muovere per il Vecchio Continente senza portare con sé le tessere cartacee. Tutto è registrato sul telefonino tramite la App IO. Una comodità, non solo perché alleggerisce il portafoglio, ma perché permette di visualizzare premi, multe, scadenze e rinnovi in tempo reale, e di agire in pochi secondi semplicemente con un click.
La Comunità Europea si sta organizzando per introdurre in tutti i paesi la patente digitale, alcuni la renderanno legale da quest’anno, altri a partire dal 2026. Entro il 2027, la patente digitale sarà globale in Europa. Ma dalla prossima estate, precisamente dal 1 luglio, ecco che è prevista un’ulteriore mossa verso la digitalizzazione. Che cosa succederà?
Dal 1 luglio 2025 sarà introdotta la versione digitale del CID, oggi chiamato CAI, ossia la constatazione amichevole di incidente. Il CID elettronico permette di velocizzare le tempistiche di risarcimenti, di limitare le truffe, e di avere il CID sempre con sé, direttamente integrato nello smartphone. Tuttavia, questa misura, veloce e intelligente, sta sollevando alcune polemiche tra gli automobilisti. Per quale motivo?
La strada verso la digitalizzazione prosegue, anche se avremo ancora tempo per poter utilizzare il CID cartaceo, quello classico giallo e blu, che di norma teniamo sempre in auto. Ora, però, con l’introduzione del CAI elettronico, sarà molto più semplice compilare i dati dopo un incidente e denunciare il sinistro. Il CAI digitale semplifica i passaggi per i conducenti e velocizza le procedure di rimborso.
Ciò comporta numerosi vantaggi per tutti gli automobilisti, riducendo il rischio di frodi, poiché si entra direttamente nella App tramite Spid o CiE, inoltre, basterà scattare delle foto delle auto tamponate e allegarle nel modulo, senza più ricorrere ai disegni. In questo modo è impossibile fraintendere le dinamiche dell’incidente.
Tuttavia, questo metodo tecnologico potrebbe portare tanti automobilisti, specie quelli meno avvezzi alla tecnologia, a commettere errori nella compilazione. Inoltre, per poter accedere al CAI elettronico, bisogna per forza avere una identità digitale, cosa che non tutti al momento hanno. Avremo tempo fino al marzo 2026 per adeguarci, ma tra l’entusiasmo generale, diversi guidatori non hanno accolto bene questa novità.
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