Ha vinto una puntata della trasmissione Quattro Hotel e ora ha chiuso: protestano i dipendenti dell’Hotel Scala Milano.
È stato una delle eccellenze della città di Milano, ha persino vinto una puntata della trasmissione Quattro Hotel, per via della location, dei servizi offerti e della grande qualità e le attenzioni riservate ai propri clienti. Lo scorso 20 giugno, però, l’Hotel Scala Milano ha chiuso improvvisamente, lasciando a casa decine di dipendenti.

Gli ex dipendenti, licenziati da un giorno all’altro, sollevano numerose proteste: “Non siamo lavoratori ma servitù, scarti da lasciare per strada all’improvviso, senza spiegazioni”. Il popolare albergo a 4 stelle situato tra il Duomo e il quartiere Brera, venerdì scorso ha chiuso le sue porte, lasciando per strada trenta dipendenti.
Chiuso l’Hotel Scala Milano, eccellenza della città di Milano: 30 dipendenti lasciati per strada
Aveva aperto nel 2010, e per quindici anni l’Hotel Scala Milano ha garantito qualità ed eccellenza, ospitando migliaia e migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo. A confermare il successo, persino la trasmissione Quattro Hotel, condotta da Bruno Barbieri, che aveva incoronato la struttura come una delle migliori della città. Ora, però, insorgono le polemiche dopo la chiusura improvvisa.
C’è chi alza i toni, affermando di essere una mamma single, di avere un bimbo in tenera età, e che non ha mai saltato un giorno di lavoro. Ma i segnali di una criticità si erano avvertiti già da qualche tempo, visto che ai dipendenti era stato imposto di non prendere prenotazioni per l’estate. Eppure, niente incontri ufficiali, con la chiusura avvenuta improvvisamente.

La chiusura della struttura getta lo spettro dell’incertezza su decine di persone, le quali ora si ritrovano senza lavoro, senza uno stipendio. Era l’unico albergo in Italia a emissioni zero, ma l’acquisizione della società Capoberta da parte di una holding è stato un passaggio fatale, e ha dato origine al clima di crisi che poi ha portato alla chiusura definitiva della struttura.
Chiuso a Milano uno degli hotel più prestigiosi e ammirati: 30 persone licenziate
C’è persino chi ha lavorato per anni all’estero e che poi ha deciso di rientrare in Italia proprio per lavorare in questa realtà, rimanendo fregato. Essere licenziati è sempre umiliante, ma il licenziamento improvviso lo è ancora di più, perché si fanno crollare tutte le certezze nel giro di poche ore. I proprietari hanno scelto di chiudere la struttura, e pazienza per le vite dei dipendenti.

Primo albergo a zero emissioni, citazione da parte della guida Michelin per il ristorante, orto privato, musica classica proposta dal vivo, infine la vittoria al programma di Barbieri. Tutto perfetto, tutto gestito alla grande. La situazione era critica da diverso tempo, ma non sembrava così catastrofica. È stato il cambio di proprietà a mandare in declino l’azienda. I dipendenti vivono in un limbo, sprovvisti di tutele. Un’assurdità.