Valentina Greco è stata ritrovata priva di sensi in un armadio dopo dieci giorni: tanti i dubbi, pochi gli indizi su cosa sia successo.
Per dieci giorni nessuno ha avuto notizie di lei. Il telefono muto, nessuna risposta ai messaggi, i social fermi. Valentina Greco, 42 anni, viveva a Tunisi ma è originaria di Cagliari.

Sabato 19 luglio è stata ritrovata viva, dentro la sua abitazione, priva di sensi in un armadio. A dirlo è la madre. Ma le domande, invece di diminuire, aumentano.
La casa era stata perquisita dalle autorità tunisine: Valentina era lì?
Il punto più inquietante è che quella casa era già stata controllata. La polizia tunisina aveva fatto un sopralluogo nei giorni successivi alla scomparsa, senza trovare nulla. E ora si scopre che Valentina era lì? Nessuno l’ha vista, nessuno ha sentito nulla? Com’è possibile che un corpo svenuto non sia stato notato durante un’ispezione?

L’ultima chiamata risale al 9 luglio. Parlava con la madre e le aveva detto che avrebbe risolto alcuni problemi di connessione. Poi, il silenzio. Nessuna risposta, nemmeno alle mail. Il fratello e la madre, allarmati anche dai problemi di salute di Valentina (assume anticoagulanti dopo un’embolia), hanno subito chiesto aiuto alla Farnesina.
Valentina svenuta per 10 giorni in un armadio? Una versione che non convince
La notizia del ritrovamento è stata confermata sabato. Ma le condizioni in cui è stata trovata (in un armadio, svenuta, dopo dieci giorni) non tornano.
L’avvocato dell’associazione Penelope, Gianfranco Piscitelli, lo dice senza giri di parole: “Non è possibile restare svenuti così a lungo e sopravvivere. Qualcosa non quadra”. Anche perché mancano all’appello il cellulare e il computer, entrambi spariti.

Secondo la famiglia, Valentina si era chiusa in sé da qualche tempo. Lavorava come freelance e si occupava di diritti umani, soprattutto delle donne tunisine.
Un impegno che forse ha infastidito qualcuno. Di recente, come racconta il fratello Alessio, avrebbe rifiutato le avances insistenti di un uomo che lavora vicino casa sua. Nessun dettaglio in più, ma un forte sospetto: che si stesse nascondendo da lui?
Le indagini chiariranno cosa sia realmente successo
Non è ancora chiaro se Valentina sia rimasta davvero per dieci giorni chiusa in casa, o se sia tornata lì solo dopo. Chi l’avrebbe aiutata? Da chi sarebbe fuggita? Perché computer e cellulare sono spariti e chi avrebbe potuto portarli via senza lasciare tracce?
Intanto Valentina è stata portata in ospedale. Ha parlato brevemente con la madre, che insieme al fratello è pronta a partire per la Tunisia. Nessuno però riesce a dire davvero cosa sia successo in quei dieci giorni e la sensazione è che la storia sia appena cominciata.