Dati bancari, sapevi che l’Agenzia delle Entrate può usarli anche senza la tua autorizzazione?

Non tutti lo sanno, ma è importante sapere se l’Agenzia delle Entrate può usare i tuoi dati per un controllo senza avvisare.

Immagina di ricevere una cartella dell’Agenzia delle Entrate che ti chiede spiegazioni su alcuni movimenti del tuo conto corrente.

controllo fiscale
Dati bancari, sapevi che l’Agenzia delle Entrate può usarli anche senza la tua autorizzazione? – procura.trento.it

E magari scopri che il Fisco è arrivato a quei dati senza un’autorizzazione formale. Può farlo? Scopriamolo subito insieme.

L’Agenzia delle Entrate può controllare il conto corrente delle persone senza autorizzazione?

In una sentenza pubblicata recentemente, più precisamente il 15 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha chiarito un punto che interessa molti.

I dati dei conti bancari possono essere usati anche se non è stato chiesto prima un permesso ufficiale, a meno che questo non abbia causato un vero danno al contribuente.

persone che guardano sul pc il conto corrente
L’Agenzia delle Entrate può controllare il conto corrente delle persone senza autorizzazione? – procura.trento.it

Quindi, parliamo chiaramente: vuol dire che se il Fisco ha ottenuto informazioni sui tuoi movimenti bancari senza passare da un’autorizzazione “formale”, non è detto che tu possa far annullare tutto.

Puoi farlo solo se dimostri che la mancanza di un avviso o di una richiesta formale ti ha messo in difficoltà, magari perché non hai potuto difenderti adeguatamente o perché è stata violata in modo serio la tua privacy.

Secondo i giudici quell’autorizzazione serve più che altro come procedura interna per i funzionari, ma non è un ostacolo vero e proprio all’uso dei dati. E quindi, se le informazioni bancarie sono comunque state raccolte in modo corretto, l’Agenzia delle Entrate può usarle.

Ma c’è una buona notizia per chi subisce un controllo.
La stessa sentenza però dice anche una cosa importante a favore dei contribuenti: se il Fisco ti contesta dei soldi in più basandosi solo su quanto hai prelevato o versato in banca, tu puoi dimostrare che quei soldi non sono “ricavi nascosti”, ma magari servivano per pagare spese legate all’attività.

Insomma, anche se non hai le ricevute di ogni singola uscita, puoi comunque spiegare e giustificare quei movimenti. La Corte ha detto chiaramente che chi lavora, soprattutto se ha una contabilità precisa, deve poter far valere le proprie ragioni e far notare che parte di quei soldi erano costi, non guadagni.

Cosa può fare l’Agenzia delle Entrate con i tuoi dati bancari?

Dunque, il Fisco può usare i tuoi dati bancari anche se manca un’autorizzazione scritta, ma solo se non ti ha danneggiato nel farlo.

persona che controlla dei documenti
Cosa può fare l’Agenzia delle Entrate con i tuoi dati bancari? – procura.trento.it

Se ti contestano dei guadagni non dichiarati solo in base ai tuoi prelievi o versamenti, puoi difenderti spiegando l’origine di quei soldi.

Non sei obbligato ad avere scontrini e fatture per ogni cosa, ma devi essere in grado di dimostrare che quei soldi non sono “in nero”.

Questa sentenza mette nero su bianco un principio di buon senso: da un lato il Fisco può fare controlli, dall’altro il cittadino ha il diritto di spiegare e difendersi.

È un equilibrio importante, che potrebbe cambiare il modo in cui vengono fatti molti accertamenti.

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