“E’ contro la legge!”, pagare con il bancomat ormai è diventato pericoloso: occhio se ti fregano così, te la potrebbero fare sotto il naso.
Nonostante ci troviamo in un mondo sempre più digitalizzato, questo non esclude – purtroppo – la presenza delle cosiddette falle del sistema; situazioni e problemi che insorgono a seguito di questa tecnologia che si sviluppa in maniera incessante. Un mondo tecnologico che ha investito vari settori come ad esempio le modalità di pagamento: oggi infatti la moneta è sempre più ridotta a causa della massiccia presenza delle carte di credito o prepagate dove sono contenuti i risparmi e con i quali si effettuano gli acquisti.

Tuttavia non bisogna mai abbassare la guardia: sebbene questa operazione ormai sia routinaria, possono esserci casi sospetti che possono degenerare in fattispecie delittuose. Truffe al malcapitato che si ritrova prosciugato dai suoi risparmi. Quello che è successo a Perugia però ha veramente dell’incredibile: alcuni consumatori lamentano il fatto di aver notato in città l’affissione in alcune attività commerciali di un cartello che avvisa gli avventori del sovrapprezzo di 50 centesimi per i pagamenti effettuati con Bancomat.
Pagare col bancomat è pericoloso, occhio alle truffe
Non ci vuole molto a constatare quanto questa prassi sia da abolire assolutamente. Trattasi infatti di una pratica illegittima e vietata dall’articolo 62 del Codice del Consumo oltre che dalla direttiva Europea Payment Services Directive 2 che tutela il diritto dei cittadini a fare i pagamenti elettronici senza che ci sia alcun costo aggiuntivo. Da tempo associazioni come Codacons, Unione Nazionale dei Consumatori o Federconsumatori si attivano sul territorio nazionale per condannare questa condotta lesiva, scorretta ma anche sanzionabile.

Secondo il Codacons infatti imporre un costo extra perché si utilizza il pos è una violazione grave che si può perseguire anche con una denuncia formale alla Guardia di Finanza ed in procura. Damiano Marinelli, rappresentante dell’Unione Nazionale consumatori di Perugia sottolinea che far ricadere sul cliente un costo che dovrebbe essere a carico del commerciante è inaccettabile. I consumatori sono liberi di decidere come fare il pagamento senza che questo comporti delle penalizzazioni. Quindi si invita la comunità a fare le segnalazioni qualora emergessero nuovi casi simili arricchite ovviamente da prove fotografiche in modo da prendere seri provvedimenti coinvolgendo le autorità competenti.
Quando il pagamento elettronico può essere rifiutato
Il pagamento elettronico può essere rifiutato dal commerciante solo in un caso ovvero quando ci sono problemi tecnici, si pensi alla mancanza di connessione o il malfunzionamento del terminale. Solo in questi casi. Quindi fate le segnalazioni alle associazioni dei consumatori competenti. I costi extra sono richieste illecite, pertanto denunciare ogni abuso è doveroso. Solo così si possono abolire complessivamente e completamente le pratiche scorrette.