Cambiano le regole per la sicurezza stradale, in particolare quelle relative all’installazione degli autovelox nei vari Comuni: è una svolta.
Forti cambiamenti sul piano della sicurezza stradale. Dopo l’introduzione del nuovo Codice della Strada, lo scorso dicembre, si sta provvedendo ad applicare tante piccole modifiche per venire incontro agli automobilisti e per migliorare alcuni punti che erano stati studiati male e in modo superficiale.

Tra i punti oggetto di grandi scontri, non soltanto quello relativo ai test antidroga alla guida, ma anche quello relativo all’uso indiscriminato degli autovelox da parte dei Comuni, un abuso sfruttato solo per fare cassa, e non per offrire una migliore sicurezza stradale. Ora, però, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di intervenire contro migliaia di Comuni.
Migliaia di Comuni alle prese con l’installazione degli autovelox, quando gli strumenti sono usati per fare cassa
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito delle proteste insistenti degli automobilisti, ha deciso di intervenire, per modificare una regola riguardante la sicurezza stradale, quella relativa all’utilizzo degli autovelox. Gli autovelox sono strumenti importanti per la sicurezza cittadina, apparecchi necessari in contesti urbani, poiché aiutano a ridurre gli incidenti e a disciplinare gli automobilisti “frettolosi”.
Eppure, tantissimi Comuni li hanno usati per fare cassa, intascando milioni di euro, proprio sulle spalle dei cittadini. Autovelox non segnalati, altri non omologati, altri spostati in punti non idonei e in punti strategici per multare facilmente i guidatori. Insomma, un disastro che ha garantito introiti milionari per le amministrazioni comunali. Da oggi, però, cambia tutto.

Da oggi, giovedì 12 giugno, è passata la nuova normativa del Ministero per quanto riguarda l’abuso di Autovelox. I Comuni non potranno più disseminare le strade di autovelox, ma questi dovranno essere posti in punti precisi e a distanza minima tra una postazione e l’altra. Inoltre, devono essere ben segnalati e ovviamente omologati. Gli apparecchi non omologati dovranno essere rimossi.
Autovelox non omologati dovranno essere disinstallati: chi ha preso una multa cosa dovrà fare?
Ogni apparecchio dovrà ottenere l’omologazione ministeriale, altrimenti dovrà essere dismesso. Da oggi, gli automobilisti potranno far valere i propri diritti, presentando ricorso se multati da apparecchi non idonei. Le autorità, i prefetti e i giudici di pace hanno esaminato i conti di numerosi Comuni italiani, scoprendo una situazione assurda.
Ci sono paesini di pochi abitanti che hanno incassato negli ultimi anni milioni e milioni di euro. Il Comune di Colle Santa Lucia, ad esempio, sulle Dolomiti, 350 anime, ha incassato oltre 1.2 milioni di euro tra il 2021 e il 2023, grazie a un solo autovelox installato. In pratica, in media ogni automobilista ha dovuto sborsare 3,600 euro di multe in tre anni. Ovviamente una situazione paradossale che ha sollevato forti sospetti.

I politici dei singoli Comuni hanno approfittato della situazione per fare cassa e intascare bei soldi. Come ogni cosa, anche questi strumenti sono stati sfruttati all’italiana, per fregare più gente possibile. La nuova ordinanza, fortunatamente, questa volta si schiera da parte dei truffati. A partire da oggi, gli automobilisti potranno contestare le sanzioni, se scattate da apparecchi non omologati, le quali saranno ritenute nulle. Strisce pedonali, nuova legge ora ufficiale: se lo fai rischi una multa.