“E’ l’unico modo per vincere”, addio multe autovelox: ma solo così

“E’ l’unico modo per vincere”, addio alle tanto temute multe autovelox: ma solo così potrai riuscire ad uscire dall’annoso inghippo.

Avere una guida sicura è un atto dovuto, per sé stessi e per gli altri. Sono sempre più le iniziative che si stanno ponendo in essere, sia in Italia che a livello comunitario predisponendo una disciplina unitaria capace di dimezzare dapprima il numero di incidenti stradali per poi azzerarli, quantomeno si spera, entro il 2050.

Autovelox
Autovelox come neutralizzarle (Procura.Trento.it)

Questo è l’ambizioso progetto su cui si sta molto lavorando a livello comunitario per far sì, che ogni Stato membro possa introdurre una disciplina unitaria e conforme ai precetti europei. Ma tornando alla situazione italiana, una pronuncia della Corte di Cassazione ha dato molto da parlare; i giudici si sono pronunciati sulla questione delle multe da autovelox, affrontando nuovamente il tema della illegittimità dei verbali che vengono emessi tramite dispositivi non omologati.

Addio alle multe da autovelox: la Cassazione fa chiarezza

I più informati sicuramente ricorderanno l’ordinanza numero 10505/2024 dove appunto i giudici hanno stabilito che le sanzioni che vengono rilevate in apparecchi senza un’omologazione non sono da considerarsi valide in quanto il Codice della strada richiede espressamente che vi sia questa condizione. La Cassazione però è incappata nel paradosso: ha poi chiarito che annullare le multe però è più difficile di quanto si possa pensare. Questa situazione ha creato confusione tra gli automobilisti che oggi si trovano in difficoltà a capire quali sono i diritti su cui possono contare quando si trovano su strada.

Martelletto Giudice
Cassazione stabilisce quando annullare la multa (Procura.Trento.it)

Intanto l’omologazione degli autovelox in Italia richiede un decreto attuativo che in realtà non è emesso e quindi è difficile – se non impossibile – completare la procedura. Il Ministero dei trasporti è intervenuto quindi per cercare di colmare questa lacuna, considerando sufficiente una semplice approvazione equiparata all’omologazione tramite una circolare ministeriale poi giudicata illegittima dalla Cassazione. Una legge non può essere modificata da una circolare.

Chi vuole contestare una multa da autovelox deve rispettare le scadenze precise: 30 giorni della notifica per il ricorso al Giudice di Pace oppure 90 giorni se ci si rivolge al prefetto. La strada percorribile è quella del giudice di pace perché è una questione che richiede un’analisi più approfondita e nessun errore evidente. Un ricorso però che richiede delle spese non trascurabili, a partire da €70 salvi i costi eventuali per la documentazione, le prove e l’assistenza legale. Dimostrare che l’autovelox è omologato richiede altresì un’istanza di accesso agli atti amministrativi; una procedura gratuita ma la riproduzione dei documenti richiesti potrebbe chiedere un esborso in denaro. Nonostante gli sforzi, vincere un ricorso contro la multa da autovelox è difficile.

L’ultima pronuncia della Cassazione

La Cassazione del 2025 poi ha inasprito ancora di più la situazione e stabilisce che quando sul verbale è riportata la dicitura apparecchio omologato questa affermazione ha un valore probatorio pieno, quindi per confutarla si richiede una querela di falso. Un procedimento molto complesso e costoso, fuori dalla porta dei cittadini comuni. Se invece non c’è questa menzione espressa, allora la possibilità di avere l’annullamento da multa aumenta ed è il ricorso più agevole e meno dispendioso.

Gestione cookie