“Finalmente una tregua”, anche il Fisco va in vacanza: sospiro di sollievo per gli italiani

Ad agosto arriva la tregua fiscale: stop temporaneo a pagamenti e avvisi, ma non tutto si ferma. Ecco cosa prevede la pausa estiva 2025.

Ad agosto anche il Fisco rallenta, si può dire che vada in vacanza. Per chi deve pagare imposte, rispondere a comunicazioni o gestire rate, arriva una pausa che permette di tirare il fiato.

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“Finalmente una tregua”, anche il Fisco va in vacanza: sospiro di sollievo per gli italiani – procura.trento.it

Ma attenzione: non tutto si ferma e ci sono scadenze da tenere d’occhio. Ecco cosa prevede davvero la tregua estiva 2025 e cosa cambia per contribuenti, partite IVA e imprese.

Pausa dalle tasse: le date da non lasciarsi sfuggire

Dal 1° al 20 agosto, i contribuenti possono beneficiare della sospensione dei termini per i pagamenti. Questo significa che se una scadenza cade in quei giorni, si potrà versare entro il 20 agosto senza sanzioni né interessi.

È il caso, ad esempio, dell’Iva mensile, che normalmente va pagata entro il 16 del mese: ad agosto basta saldare entro il 20. Vale anche per le rateazioni in corso.

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Pausa dalle tasse: le date da non lasciarsi sfuggire – procura.trento.it

Una piccola tregua utile soprattutto per lavoratori autonomi, professionisti e imprese che spesso si trovano a gestire più adempimenti nello stesso periodo.

Anche gli avvisi bonari si fermano per la pausa fiscale estiva

La pausa estiva non riguarda solo i versamenti. Anche gli avvisi bonari e le richieste documentali da parte dell’Agenzia delle Entrate rientrano nella sospensione. In particolare, per le richieste di documentazione o chiarimenti inviate dal Fisco tra il 1° agosto e il 4 settembre, i termini riprenderanno dal 5 settembre.

Lo stesso vale per gli avvisi bonari relativi a controlli formali e automatizzati o alla liquidazione dei redditi a tassazione separata.

Se ricevi l’avviso tramite intermediario, i 60 giorni per pagare partono non dalla data di consegna, ma da 30 giorni dopo. Con la pausa estiva, può voler dire avere tempo fino a fine ottobre per rispondere o saldare.

Sospensione estiva delle comunicazioni fiscali

Il cosiddetto “Decreto Adempimenti” del 2024 ha stabilito due blocchi annuali per l’invio di alcune comunicazioni fiscali: uno ad agosto (1-31) e uno a dicembre (1-31).

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Sospensione estiva delle comunicazioni fiscali – procura.trento.it

In quei periodi, l’Agenzia delle Entrate non può inviare esiti di controlli automatizzati o formali, né lettere di compliance. Anche se gli atti sono già pronti, non vengono notificati, a meno che non siano considerati urgenti o non rinviabili.

Ma non tutto si ferma: la pausa del Fisco non riguarda proprio tutto

È bene sapere che alcune attività del Fisco non rientrano nella pausa: i controlli sostanziali e le procedure di rimborso IVA, ad esempio, continuano anche in piena estate. Quindi sì, ad agosto si respira un po’, ma resta fondamentale controllare sempre le proprie scadenze per evitare brutte sorprese a settembre.

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