Garlasco, dalle perquisizioni ci sono novità: ritrovato martello vicino ai binari

Garlasco, l’operazione di ieri da parte delle Forze dell’Ordine ha portato al ritrovamento di un martello: setacciato il canale nei pressi di casa Cappa.

Proprio due giorni fa, le Forze dell’Ordine avevano annunciato una vasta operazione per cercare di risalire all’arma che causò la morte della 26enne Chiara Poggia. Ieri il blitz avvenuto all’alba a casa del sospettato Andrea Sempio, in quella dei suoi genitori e anche nelle abitazioni di due suoi vecchi amici, tutti legati dall’amicizia nei confronti di Marco Poggi, fratello della vittima.

Chiara Poggia Alberto Stasi Andrea Sempio
Chiara Poggia Alberto Stasi Andrea Sempio – Procura.trento.it

L’operazione coordinata da Carabinieri, Polizia e Vigili del Fuoco ha portato al sequestro di altro materiale, ma si è focalizzata sopratutto sulle ricerche nel canale delle città, dove si è sempre pensato potesse nascondersi l’arma del delitto, probabilmente un martello sottratto da una cassetta tenuta nel salotto di casa Poggi e usato, in quella tragica mattina, per uccidere Chiara. Ora, forse, quello stesso martello è stato ritrovato.

Ritrovato il martello utilizzato per uccidere Chiara Poggi: il canale setacciato vicino casa Cappa

Ci sono volute diverse ore di ricerca, ma l’operazione avviata nella giornata di ieri, nei pressi del canale che attraversa Garlasco e Tromello, ha portato a un nuovo indizio. È stato ritrovato un martello non lontano dall’abitazione delle sorelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, anche loro indagate per la morte della ragazza. Inoltre, sono stati rinvenuti altri oggetti ritenuti interessanti ai fini delle indagini.

Se i sospetti delle Forze dell’Ordine, almeno fino a ieri, si concentravano su due possibili armi, un attizzatoio da fuoco e un martello, il ritrovamento di questo oggetto potrebbe comportare un enorme passo in avanti nelle indagini. Il suo ritrovamento, ammesso che sia lo stesso oggetto usato la mattina del 13 agosto 2007, potrebbe cambiare tutto e riscrivere la storia.

Foto di Chiara Poggi
Foto di Chiara Poggi – Procura.trento.it

Il ritrovamento dell’arma rappresenta sicuramente un punto di svolta nella vicenda, anche e soprattutto perché ritrovarla dopo 18 anni sembra quasi assurdo. Ma chi, all’epoca dell’omicidio, aveva sottratto il martello da casa dei Poggi? Ad oggi, soltanto Alberto Stasi sta scontando la condanna: 16 anni di reclusione nel carcere di Bollate, anche se dallo scorso marzo è stata avviata la misura di semilibertà, che permette al detenuto di lavorare fuori dall’istituto penitenziario.

L’arma del delitto potrebbe riscrivere la storia dell’omicidio di Chiara Poggi: ancora misteri sulla vicenda

Eppure, dopo 18 anni, le indagini sulla morte di Chiara proseguono, nonostante la condanna inflitta a Stasi. Negli ultimi mesi i principali sospetti si sono focalizzati su Andrea Sempio, che frequentava spesso casa Poggi, essendo il migliore amici di Marco Poggi. Ma nella vicenda potrebbero essere coinvolte le sorelle Cappa, e il ritrovamento di un martello vicino la loro vecchia casa è un indizio importantissimo.

Un testimone ha affermato con convinzione di aver visto una ragazza gettare un oggetto metallico proprio nel canale, in quella drammatica mattinata di 18 anni fa. Ieri il blitz nelle abitazioni di Mattia Capra, di Roberto Freddi, di Andrea Sempio e dei suoi genitori. Capra e Freddi non sono indagati ed erano già stati ascoltati nel 2008. Entrambi erano stati al telefono con Sempio, il giorno del delitto.

Alberto Stasi intervistato dal programma Le Iene
Alberto Stasi intervistato dal programma Le Iene – Procura.trento.it

La famiglia Sempio si dichiara serena, nonostante lo stress per le indagini e per le perquisizioni in casa, dove sono stati prelevati smartphone, computer, altri supporti informatici, fotografie e lettere scritte a mano. Il martello trovato nel canale, a questo, punto, se combacia con le ferite inferte alla Poggi, potrebbe aprire una nuova pista, persino scagionare Stasi.

Gestione cookie