Garlasco, e se Alberto Stasi fosse innocente? Quanti soldi prenderebbe di risarcimento: davvero tanti

Le ultime indiscrezioni sul delitto di Garlasco svelano uno scenario diverso. E se Stati fosse innocente? Ecco di quanto verrebbe risarcito

Tra i casi di cronaca che hanno fatto maggiore scalpore c’è sicuramente quello di Garlasco. Sono passati 18 anni da una delle tragedie che ha colpito l’Italia. Era infatti il lontano 13 agosto 2007 quando la giovane Chiara Poggi fu trovata prova di vita in casa sua e, a chiamare i soccorsi fu proprio il suo fidanzato Alberto Stasi, che allora aveva 24 anni. Le accuse sono sempre state concentrate su di lui, sia per le discrepanze nel racconto, sia per mancanza di tracce di sangue sugli abiti e le scarpe. Inizialmente Stasi, però, fu assolto. Ma poi ci fu un nuovo processo e nel 2015 è stato definitivamente condannato.

Alberto Stasi
E se Alberto Stasi fosse innocente? Ecco a quanto ammonterebbe il risarcimento-procuratrento.it

Questo è stato uno dei casi di cronaca che ha maggiormente attirato i media. Se ne è parlato davvero a lungo, anche dopo anni. Ad oggi, ci sono dei nuovi sviluppi nelle indagini, che potrebbero addirittura scagionarlo. Ma se fosse davvero innocente, di quanto verrebbe risarcito per la reclusione di 3.450 giorni in carcere.

E se Alberto Stasi non fosse mai stato colpevole?

Dopo quasi un decennio trascorso dietro le sbarre per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, nuove indagini potrebbero riscrivere la storia. Tra nuove tracce di DNA e ipotesi che mettono in discussione vecchie certezze, l’Italia potrebbe dover affrontare una nuova verità e chiedere scusa, per davvero.

Alberto Stasi Chiara Poggi
Alberto Stasi: se fosse innocente, ecco di quanto verrebbe risarcito-procuratrento.it

E se ci fosse una verità diversa rispetto a quella che abbiamo creduto fino ad oggi? Che nel delitto di Garlasco, diciotto anni dopo quel mattino d’agosto in cui Chiara Poggi fu trovata senza vita sulle scale della villetta di via Pascoli, venga fuori un altro nome. Un altro DNA. Un dettaglio che era sfuggito, ignorato o nascosto.

Le nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi si concentrano sulla figura di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. Il suo nome era già emerso nelle prime fasi dell’inchiesta, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate. Tuttavia, recenti analisi del DNA trovato sotto le unghie della vittima hanno riacceso i riflettori su di lui. Il DNA maschile rilevato non appartiene ad Alberto Stasi, ma potrebbe essere compatibile con quello di Sempio.

La Procura di Pavia ha quindi deciso di riaprire il caso, disponendo un incidente probatorio per confrontare il DNA di Sempio con quello rinvenuto sulla scena del crimine. Inoltre, saranno analizzati anche i profili genetici di altre persone che frequentavano la casa di Chiara, tra cui le gemelle Cappa, cugine della vittima, e alcuni amici di famiglia. Se le nuove analisi dovessero confermare che il DNA trovato sulla scena del crimine appartiene a Sempio o a un’altra persona diversa da Stasi, si aprirebbe la strada a una possibile revisione del processo.

E se Stasi fosse scagionato? Ecco di quanto verrebbe risarcito

Ma se si riscrivesse la storia e Stasi risultasse innocente, cosa succederebbe? I 3.450 giorni trascorsi in carcere corrispondono a circa 600 euro al giorno. È questo che dice la legge sul possibile errore giudiziario. Ma questa cifra potrebbe salire anche a 1000 euro al giorno. Il costo finale si aggirerebbe intro ai 2 o 3,5 milioni di euro. Anche se non esiste cifra che ti ridia la propria vita, o che ti ripulisce dall’etichetta che ti è stata affibbiata, ovvero quella di omicida della propria fidanzata. La propria vita, il proprio tempo non ha prezzo.

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