Era agosto del 2007 quando Chiara Poggi è stata trovata morta dal suo fidanzato Alberto Stasi. Fu proprio lui a chiamare l’ambulanza, anche se oramai era troppo tardi: arrivato a casa della compagna, l’aveva trovata senza vita. Fu proprio il suo assassino a fare quella chiamata o in verità, dopo tutti questi anni, ancora non si sa chi sia stato? Stasi, dopo numerose indagini, venne condannato a 16 anni di reclusione ma in ogni caso le prove non sono abbastanza, a suo carico, a dichiarare che sia stato lui oltre ogni irragionevole dubbio. Proprio per questo motivo, di recente, il caso è stato praticamente riaperto: adesso tutti vogliono sapere la verità. Davvero è stato Alberto Stasi o bisogna prendere in considerazione altri possibili colpevoli che fino ad ora sono passati in secondo piano?
Non è facile capire, anche perché Chiara all’epoca era solo in casa. La sua famiglie era in vacanza in Trentino, lei invece aveva deciso di rimanere a Garlasco per non lasciare da solo il suo fidanzato, che passava a trovarla tutti i giorni. E proprio quel giorno, al suo arrivo, Stasi l’avrebbe ritrovata riversa nel suo stesso sangue. Ora lui sta scontando la sua pena, anni in cui non ha mai protestato e in cui ha sempre cercato di tenere fede nella giustizia, nel fatto che prima o poi la verità sarebbe saltata fuori. A distanza di diciotto anni, il caso sembra riaprirsi per un indagato: Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, è diventato uno dei principali indiziati.
Garlasco, si riapre il caso: il nuovo indagato che mischia le carte in tavola
“Ho temuto di essere arrestato. Sono stanco, ma pronto ad affrontare tutto” così Andrea Sempio ha deciso di rompere il silenzio, dopo quanto accaduto. “In questo momento sono più preoccupato per i miei, perché ho saputo che sono stati anche là, è stata lunga anche da loro, e questo momento è la cosa che mi preoccupa di più. L’unica cosa che però ci tengo a dire è che io oggi non sono stato portato via dai carabinieri, non sono stato in nessuna caserma, non è vero nulla di quanto ho sentito uscire fuori oggi su questo argomento“.
Andrea Sempio ha raccontato che sono arrivati a casa sua all’alba, pensava volessero arrestarlo, invece gli hanno messo casa sotto sopra: non è stato bello per lui vedere i carabinieri frugare in tutte le sue cose, ma continua a reputarsi innocente e ad avere fiducia nella giustizia e in quello che succederà in seguito. “Sono un po’ troppo stanco per pensare a questo. Siamo pronti a tutto quello che verrà. Faranno le loro verifiche, tutto quello che verrà, ci sarà una spiegazione e lo affronteremo mano a mano“.
