Sono trascorsi diciotto anni dall’orribile delitto di Garlasco in cui ha perso la vita Chiara Poggi, una ragazza di soli 26 anni che è stata ritrovata morta nella sua abitazione dal fidanzato Alberto Stasi. La famiglia della ragazza era in Trentino in vacanza, lei aveva deciso di rimanere a casa perché non voleva lasciare solo il compagno che, come lei, ad agosto si era ritrovato da solo a Garlasco.
I due si vedevano ogni volta che potevano, quella mattina Alberto avrebbe provato ripetutamente a contattarla e, dopo non aver mai ricevuto una risposta, sarebbe andato a casa sua per controllare. A detta sua, non si aspettava di certo di ritrovarsela riversa nel suo stesso sangue, priva di vita. A quel punto, allertò i soccorsi ma oramai non c’era più niente da fare.
Nelle ultime settimane, questo caso è stato riaperto e le persone hanno ricominciato a parlarne. Per oltre dieci anni Alberto Stasi è stato recluso in galera, cercando di avere fede nella giustizia dopo essere stato incolpato come unico responsabile. Lui si è sempre definito innocente, ancora oggi sta lottando per la verità e proprio ora che la sua pena sta per terminare, ci sono nuovi ipotetici responsabili che sono stati tirati in ballo. Come Andrea Sempio, l’amico della sorella di Chiara, che all’epoca aveva solo 19 anni. Anche lui, ad oggi, è ritenuto uno dei principali indiziati di questo orribile delitto che ha sconvolto il Paese.
Delitto di Garlasco: nuovi sviluppi sull’omicidio di Chiara Poggi, stavolta c’entra Andrea Sempio
La Procura di Pavia punta sulle bugie di Sempio: sarebbe questa la novità che potrebbe mettere, a distanza di tutti questi anni, tutto in discussione. Le menzogne di Andrea suggerirebbero qualcosa di più e, per molti, il suo comportamento è ritenuto addirittura più sospetto di quello di Alberto Stasi all’epoca, che alla fine venne condannato perché vennero trovate tracce di sangue sui pedali della bicicletta. Fu questo l’unico vero indizio, anche se sotto le suole delle sue scarpe, invece, non vennero ritrovate tracce di alcun tipo.
Ma Sempio cosa pensa di tutta questa faccenda? Lui ha dichiarato, appena ha avuto possibilità di parlare ai media: “Ho temuto di essere arrestato. Sono stanco, ma pronto ad affrontare tutto” parlando poi del momento in cui si è ritrovato la polizia in casa per una persecuzione. È successo all’alba e ha temuto addirittura di poter essere arrestato in quel momento.
In ogni caso, Sempio sarebbe pronto ad affrontare tutto, convinto della sua innocenza, proprio come all’epoca lo fu Alberto Stasi: “Sono un po’ troppo stanco per pensare a questo. Siamo pronti a tutto quello che verrà. Faranno le loro verifiche, tutto quello che verrà, ci sarà una spiegazione e lo affronteremo mano a mano“.
