Con la circolare n. 98 del 5 giugno 2025, l’INPS ha fatto finalmente chiarezza su come cambiano le regole per accedere alla Naspi. A partire dal 1° gennaio 2025, è entrata in vigore una modifica introdotta dalla Legge 207/2024, che cambia le carte in tavola
Chi fa richiesta della Naspi dopo aver perso involontariamente il lavoro dovrà dimostrare di avere almeno 13 settimane di contributi versati dopo l’ultima cessazione volontaria da un contratto a tempo indeterminato. se avvenuta nei 12 mesi precedenti alla nuova disoccupazione.
Ma ci sono eccezioni?
Sì, in alcuni casi il vincolo delle 13 settimane non si applica. Ecco quando:
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Se ci si è dimessi per giusta causa
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Se le dimissioni sono avvenute durante maternità o paternità tutelata
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Se si è usciti dall’azienda a seguito di una conciliazione obbligatoria
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Se si è rifiutato un trasferimento in una sede troppo distante
L’INPS precisa che anche chi si dimette per un trasferimento non giustificato da reali esigenze aziendali può rientrare tra i casi di giusta causa, a prescindere dalla distanza. Invece, se si lascia l’azienda per non accettare un trasferimento oltre i 50 km da casa (o che richiede più di 80 minuti coi mezzi pubblici), la risoluzione consensuale non ostacola l’accesso alla Naspi.
Per soddisfare i requisiti, si prendono in considerazione:
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I contributi previdenziali, compresa la quota Naspi, versati durante il rapporto di lavoro
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I contributi figurativi per maternità obbligatoria, se c’era già contribuzione attiva al momento dell’astensione
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I periodi di congedo parentale, purché indennizzati e all’interno di un rapporto di lavoro
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I periodi di lavoro svolto all’estero, se in Paesi UE o convenzionati
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I giorni di assenza per malattia dei figli fino a 8 anni, nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno
Modifiche Naspi: come si calcola l’importo e come si presenta la domanda
L’indennità si calcola sulla media mensile dell’imponibile previdenziale degli ultimi 4 anni, diviso per le settimane lavorate e moltiplicato per 4,33.
Il tetto massimo per il 2025 è di 1.562,82 euro al mese. La durata? È pari alla metà delle settimane di contributi degli ultimi 4 anni, fino a un massimo di 24 mesi. Attenzione: dal 7° mese (8° se hai più di 55 anni), l’importo si riduce del 3% al mese.
Hai 68 giorni di tempo dalla fine del rapporto di lavoro per fare domanda, che può essere inviata:
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Dal sito INPS con SPID, CIE o CNS
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Tramite un patronato
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Contattando il contact center INPS
Se presenti la domanda entro 8 giorni dalla cessazione, l’indennità parte dall’ottavo giorno. Altrimenti, dal giorno successivo alla domanda. Se invece sei stato licenziato per giusta causa, la NASpI decorre dal 38° giorno. Infine, se hai in mente di avviare un’attività autonoma o entrare in una cooperativa, puoi chiedere la Naspi in un’unica soluzione.