Lutto in Rai: “E morto, non c’è più”. Piangono in Italia per il più grande di tutti

La RAI piange la morte di un uomo che ha contribuito notevolmente alla storia del giornalismo sportivo italiano: storica figura ci lascia oggi.

Noto per le telecronache e i servizi dedicati al mondo del calcio, il giornalista sportivo ha saputo, nel corso della sua carriera, trasmettere la passione verso il calcio nazionale e internazionale e ha dimostrato di essere tra le menti più autorevoli in materia.

Gianni Vasino
L’addio della RAI al giornalista sportivo (Procura.trento.it)

Il pubblico affezionato sapeva ormai distinguere perfettamente il suo stile diretto e la competenza importante che ha sempre messo all’interno dei suoi servizi e dei suoi lavori: sono state generazioni intere di spettatori a restare affascinate dalla sua voce inconfondibile.

Storico giornalista calcistico ci lascia: la RAI piange il lutto

E’ stato un volto all’interno della grande famiglia RAI per decenni. Le telecronache e i servizi dedicati al calcio erano particolarmente apprezzati se riportavano il suo nome: ormai il pubblico lo riconosceva come un personaggio talmente competente in materia da rappresentare una certezza rassicurante nel piccolo schermo.

Gianni Vasino
Giornalista sportivo ci lascia, la RAI in lutto (Procura.trento.it)

Serie A, gare nazionali e internazionali nonché Mondiali, Olimpiadi e eventi calcistici tra i più importanti al mondo, il giornalista ha sempre dimostrato di essere una figura presente, equilibrata e in grado di coinvolgere tutti i telespettatori. La sua carriera è stata importante nel vasto panorama RAI quanto il livello della sua conoscenza sportiva e il suo talento che andava ben oltre il semplice commento.

Parliamo di un giornalista in grado di addentrarsi in profondità tra le storie degli atleti, nelle loro vite, nei dietro le quinte dei vari club. Completava i servizi contestualizzandoli all’interno di questi retroscena che si rivelavano fondamentali per appassionare ed emozionare i fedeli del mondo dello sport.

Muore Gianni Vasino, diciamo addio allo storico giornalista sportivo

Impossibile non rendere omaggio a Gianni Vasino e all’incredibile contribuito che ha saputo apportare alla RAI. L’impatto che ha avuto nel panorama calcistico internazionale sarà difficile da dimenticare: il mondo dello spettacolo e dello sport si stringe in un abbraccio sentito per esprimere rispetto a chi ha per tutta la vita ha dedicato amore, rigore, fedeltà e umanità al giornalismo.

Gianni Vasino
Morto storico volto giornalistico della RAI (Procura.trento.it)

Vasino è nato a Serravalle in provincia di Ferrara e si è trasferito a Sanremo con la famiglia. Proprio in questa nota località di mare ha iniziato le sue prime collaborazioni con i quotidiani in qualità di aspirante giornalista. Nel 1960 fu chiamato a Milano per scrivere nel giornale pomeridiano Corriere Lombardo.

Tornato a Genova, lavorò per Il Nuovo Cittadino e questa collaborazione ha segnato l’inizio del suo lavoro come giornalista professionista. Fu nel 1968 che vinse le selezioni regionali del concorso RAI e cominciò il suo percorso da telecronista. Un corso di otto mesi a Roma che lo vide alunno di Paolo Valenti e Umberto Eco lo portò a lavorare stabilmente per la sede di Genova della RAI, dove si occupava di cronaca nera e avvenimenti sportivi.

Volto della RAI, Gianni Vasino era un punto di riferimento del giornalismo sportivo

La sua carriera lo ha visto attraversare fasi da telecronista, poi conduttore e persino scrittore. Di sua invenzione la trasmissione Come Noi per il Tg 2 delle 13, dedicata ai problemi dei disabili e di sua produzione i saggi Malavita senza segreti e Bandiere ombra e armatori fantasmi. Nel 2014 ha poi riassunto le esperienze professionali all’interno del libro Da 90° minuto alle Olimpiadi, cronache di 30 anni di sport.

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