Amazon mette lo stop definitivo, non potrai più farlo. Guai per tutti i clienti e una notizia che non ci aspettavamo davvero di dover leggere.
La decisione dell’azienda americana spiazza il pubblico, che si vedrà ora costretto a rivoluzionare un’abitudine che negli ultimi anni era diventata norma. Andiamo dunque a vedere di cosa si tratta e se riguarderà anche voi.

Amazon è ormai da vent’anni leader nel mondo dell’ecommerce, sulla piattaforma si può acquistare davvero di tutto a prezzi contenuti e con spedizione rapidissima che si finalizza spesso in meno di 24 ore. Inoltre da tempo ha affiancato a questi servizi anche quello di streaming con Prime Video che è diventata di fatto la seconda piattaforma per numeri dietro a Netflix.
Oggi però Jeff Bezos ha voluto sottolineare che l’azienda non può tollerare più determinati tipi di atteggiamento da parte della sua utenza. Si tratta di episodi che purtroppo coinvolgono tutti anche quelli che il servizio l’hanno utilizzato sempre in maniera regolare e senza fare i “furbi”.
Andiamo dunque a scoprire come potrà cambiare presto la piattaforma e quali saranno le novità che in un certo senso stravolgeranno Amazon come lo conosciamo oggi. Passiamo ora ad analizzare i dettagli.
Amazon e la decisione che non ti aspetti
Amazon ha preso una decisione che nessuno si poteva aspettare e che di fatto va a toccare i cosiddetti “furbetti”. A essere toccata è la politica dei resi per evitare quello che viene definito di fatto un “noleggio gratuito”. Sono sempre più infatti le persone, che sfruttando quello che mette a disposizione l’azienda, acquistano, usano e poi rimandano indietro per essere completamente rimborsati.

Facciamo un esempio, prendiamo un semplice dvd. Oggi l’azienda permette di acquistarlo, guardarlo e rimandarlo indietro senza spese. I resi ovviamente non nascono con questo scopo, ma viste le evoluzioni anche l’azienda ha necessità di tutelarsi.
L’azienda di Jeff Bezos andrà dunque a ridurre il periodo di reso dai 30 giorni attuali a 14 su grandissima parte dei prodotti in catalogo e di quelli dei suoi partner. Di fatto questo dimezza il tempo di possibile uso degli stessi oggetti.
Dday.it lancia questa notizia riportando anche il seguente virgolettato: “Stiamo modificando la finestra di reso per alcune categoria di prodotti selezionate. La politica di reso e la data entro cui è possibile effettuarlo rimangono chiaramente indicate sotto il prezzo del prodotto”.
Si tratta di una riduzione al minimo sindacale come previsto dal Codice del consumo che però pretende anche che in ogni pagina prodotto sia segnalata proprio la durata di questa finestra. Una grande vittoria soprattutto per i venditori terzi che dovevano aderire per forza a queste politiche e che di fatto non si muovevano con lo stesso fatturato di Amazon a tutela degli investimenti.