Picchiato quando era piccolo: la tragedia per l’attore di Mare Fuori

Uno degli attori protagonisti della fortunata serie tv Mare Fuori si racconta: dai traumi del passato, bullizzato a scuola, fino al riscatto.

Da piccolo veniva bullizzato, specialmente alle scuole medie, perché ritenuto un bambino fragile, chiuso e molto sensibile. Ogni giorno veniva picchiato dai compagni di classe, e per questo motivo non amava troppo andare a scuola. Ogni giorno, lo stesso copione, con la sensazione di sentirsi inadeguato, fuori luogo, di dover sfidare i compagni e di dover dimostrare di essere forte, adatto per il mondo.

I protagonisti di Mare Fuori
I protagonisti di Mare Fuori – procura.trento.it

Momenti difficili, purtroppo molti diffusi nella scuole, che hanno però forgiato lo spirito di uno degli attori italiani più acclamati degli ultimi anni, uno degli attori della nuova generazione chiamato a risollevare le sorti di un cinema, quello italiano, appunto, che non se la passa benissimo da troppi decenni, ma che, lentamente, sta cercando di rimettersi in piedi e di riacquisire credibilità. Lo sta facendo anche grazie a una nuova generazione di attori e registi.

Il trauma da piccolo, bullizzato dai compagni di scuola, fino all’eclatante riscatto nel cinema

Nato a Milano nell’ottobre del 1998, Nicolas Maupas si è lanciato definitivamente nel mondo del cinema grazie alla partecipazione alla fortunatissima serie tv Mare Fuori, serie targata Rai dal successo senza precedenti. Nel ruolo del protagonista Filippo Ferrari, soprannominato Chiattillo, il “bravo ragazzo”, Maupas si è imposto nel mondo del piccolo e grande schermo, grazie alla faccia pulita, una certa eleganza e a un talento cristallino.

Non ama parlare molto della sua vita privata, e sui social non posta quasi nulla di personale, se non scene di film nei quali ha recitato, copertine di riviste nelle quali compare, e campagne pubblicitarie per le quali è scritturato.

Maupas durante una conferenza
Maupas durante una conferenza – procura.trento.it

Da Mare Fuori alla serie tv “Un professore”, da “Noi siamo leggenda” alla recentissima “Il conte di Montecristo”. E poi il cinema, con i film “Sotto il sole di Amalfi”, “La bella estate”, “L’amore, in teoria” e “Alla festa della rivoluzione”. Il 26enne milanese sta sfruttando il suo momento di gloria.

Il momento di gloria di Nicolas Maupas, l’amore ancora di salvezza, ma senza dimenticare i traumi del passato

“L’amore è la chiave per capire la vita”, afferma l’attore, perché “ci si scopre attraverso l’amore, ed è l’amore che sprona ad affrontare il percorso di crescita”. Amore, il tema centrale del suo ultimo film “L’amore, in teoria”, per la regia di Luca Lucini, dove interpreta uno studente di filosofia, introverso e sensibile. Un personaggio cucito sulla sua personalità, e che gli ricorda gli anni passati.

A tal proposito, Maupas ricorda quanto le emozioni come paura e tristezza siano oggi considerate sfigate, mentre la forza e il coraggio sono emozioni confuse spesso con lo sfoggio di violenza. Quella fascinazione per la violenza tanto in voga nelle generazioni più giovani, alimentata anche dalla visibilità sui social, la stessa che l’attore ripudia e che ha affrontato in modo diverso.

L'attore Nicolas Maupas in un festival
L’attore Nicolas Maupas in un festival – procura.trento.it

Ricorda la sua adolescenza, gli anni cui veniva bullizzato dai compagni: “Mi prendevano in giro, mi davano gli schiaffi, io reagivo e peggioravo le cose”. Ci sono voluti anni per sentirsi a proprio agio, per trovare il proprio posto al liceo per conoscere i veri amici. “A volte pensiamo di dover cambiare noi stessi per entrare nella scatola, ma invece è proprio la scatola che è sbagliata”.

Nicolas ha dovuto affrontare anche problemi con il proprio corpo: i dolori alla schiena, il sovrappeso, gli attacchi di panico, ma ora ogni ostacolo è stato superato, anche se i momenti più intimi non vengono sfoggiati sul web: “Ho deciso di fare l’attore, di espormi al pubblico, ma la mia vita privata resta sotto chiave”.

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